domenica 27 gennaio 2008

Dolore pleurico e pleurite

Il dolore pleurico

Definizione: processo infiammatorio che interessa la pleura parietale la cui eziologia è multifattoriale a cui si associa un versamento pleurico

La causa della pleurite può essere legata a patologia prettamente pleurica (neoplasie, processi infettivi, malattia connettivali), ma anche espressione di altre patologie sia del polmone che di altri organi (polmoniti batteriche o virali, neoplasia polmonari, embolie polmonari, vasculopatie).

Qui di seguito troverete 2 tabelle riassuntive sulle cause della pleurite e sulle cause dei versamenti pleurici (spesso ma non sempre simili)

Tabella: cause di pleurite

  1. Pleurite infettiva
  2. Polmonite con interessamento pleurico
  3. Embolia polmonare recidivante con infarto polmonare
  4. Pericardite acuta
  5. Interessamento neoplastico della pleura
  6. Pneumotorace spontaneo
  7. Frattura costale
  8. Costocondrite acuta
  9. Trauma o stiramento muscolare o tendineo

Tabella: cause di versamento pleurico

Trasudati

  1. Aumento della pressione idrostatica
  2. Insufficienza cardiaca congestizia

Pericardite costrittiva

1. Ostruzione della vena cava superiore

a. Diminuzione della pressione oncotica

b. Ipoalbuminemia da sindrome nefrosica o cirrosi epatica

2. Malattia intraddominale

a. Cirrosi con ascite

b. Dialisi peritoneale

Essudati

1. Infezioni

· Empiema polmonare

· Tubercolosi

· Funghi

· Parassiti

· Virus

· Mycoplasma

2. Neoplasie

· Carcinoma broncogeno

· Carcinoma metastatico

· Linfoma e leucemia

· Mesotelioma

3. Emboli ed infarti polmonari

4. Malattie intraddominali

· Ascesso sottodiaframmatico

· Pancreatite

5. Malattie del tessuto connettivo

· Artrite reumatoide

· Lupus eritematoso

· Sindrome di Dressler

6. Reazione a farmaci

7. Cause varie

· Perforazione dell’esofago

· Febbre mediterranea familiare

· Linfedema

· Mixedema

· Atelettasia

· Uremia

8. Idiopatici

9. Emotorace

Il dolore pleurico è facilmente identificabile: si tratta di un dolore violento, improvviso, episodico, trafittivo, capace di impedire l’inspirazione profonda per riflesso antalgico, scatenato dal minimo movimento, dalla respirazione, da un colpo di tosse e localizzabile come una pugnalata in una zona ben precisa della cassa toracica. Questo quadro può essere alla base della dispnea lamentata dal paziente, costretto ad un respiro artificiale. Possono essere presenti anche sintomi sistemici come la febbre.

La auscultazione della zona di dolore permette di udire un rumore raschiante, come di sfregamento di due superfici ruvide, che non viene modificato dalla tosse del paziente né nella sede né nelle sue caratteristiche. È ovvio che se la pleurite è reattiva ad una polmonite polmonare o ad uno pneumotorace, ci saranno i rumori della polmonite (cosiddetto soffio bronchiale) o del pneumotorace (ossia nessun rumore). Occorre tener presente che se non vi è nessun rumore, la causa può essere un cospicuo versamento pleurico, identificabile con la percussione.

La radiografia del torace non vede i segni di infiammazione pleurica, ma mette ben in evidenza il versamento pleurico.

La toracocentesi (prelievo del liquido pleurico mediante puntura attraverso la parete toracica) permette sia di fare una diagnosi corretta, stabilendo se si tratta di un essudato o di un trasudato, se il liquido è infetto e di che tipo di batterio si tratta, si al suo interno vi siano delle cellule neoplastiche, sia di migliorare le performance respiratorie del paziente riducendone la dispnea.

La TC polmonare è indispensabile per studiare sia il parenchima epatico che il versante vascolare che la pleura

figura





Happy hours: molto spesso, quando il versamento pleurico è cospicuo, viene posizionato un drenaggio di grosse dimensioni in aspirazione continua. È ovvio che questa manovra deve essere fatta con le maggiori precauzioni possibili sia in termini di asetticità sia in termini di velocità di drenaggio del liquido pleurico. Come abbiamo detto (e rivedremo) a proposito del pneumotorace, il sistema polmonare si regola su un equilibrio molto delicato di pressioni. Quando si forma un versamento pleurico, le pressioni si modificano sino a trovare un nuovo equilibrio. Togliere molto liquido pleurico in poco tempo, può comportare il cosiddetto fenomeno di “sbandieramento del mediastino” con compromissione della funzionalità cardiaca o espansione forzata del polmone controlaterale che può complicarsi con un quadro di edema polmonare.

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